L'eterno ritorno dell'uguale: sindaci e sindache alla prova dei mandati

Da quanto tempo è al potere il sindaco/la sindaca del nostro paese?
E ogni quanto abbiamo un ricambio del vertice della classe dirigente locale?
Proviamo a fare una (rapida, come sempre) panoramica sulla situazione in Valle (senza pretese di annessione, abbiamo considerato anche i tre comuni di Lovere, Costa Volpino e Rogno), per vedere se tra di loro troveremo...




Da dove vengono i dati

I dati sono quelli riportati su Wikipedia, che a sua volta sintetizza quelli dei ministero dell'interno. La nostra serie inizia approssimativamente dal 1995. Da quell'anno infatti entra in vigore la legge che prevede l' elezione diretta del sindaco/sindaca (prima si eleggevano solo i membri dei consigli comunali, che a loro volta eleggevano il sindaco/la sindaca). Per i comuni che non sono andati al voto nel 1995, è stato incluso il dato del 1993. Per calcolare la durata in carica, per quei sindaci (maschile non a caso) che erano in carica da prima del 1995, ma lo sono rimasti anche dopo, è stato conteggiato anche il periodo precedente al 1995.

Trovate la situazione, comune per comune, in fondo all'articolo.

Le cose in media vanno così

Ora dividiamo i comuni per “coorti”, in base al tempo medio trascorso in carica da una singola persona. Ad esempio: a Ponte di Legno, nell’arco di tempo considerato (28 anni) ci sono stati 7 tra sindaci e sindache: il tempo medio trascorso in carica da ciascuna persona è quindi di 4 anni. A Sellero, nei 38 anni considerati, abbiamo avuto 2 sindaci. Il tempo medio è quindi di 19 anni. Da notare che il dato è indicativo, in quanto, sempre prendendo il caso di Sellero, uno dei due sindaci ha governato per 5 anni, l’altro per i restanti 33.



Un destino da "Highlander"

Il dato più “goloso” della serie è probabilmente sapere chi sono le persone che da più tempo calcano le scene politiche dei loro comuni.
La risposta nel grafico qui sotto:



 

Nelle prime dodici posizioni troviamo una sola donna (e non ci stupiamo), e cinque sindaci ancora oggi in carica. Le teste di serie sono Bernardino Mascherpa di Paisco Loveno, che è sindaco dal 1995 (Silvio era appena sceso in campo, per dire) con una breve interruzione di cinque anni, e Giampiero Bressanelli, che è sindaco dal 1985 (c’era l’URSS, per dire!), anche lui con una breve interruzione dal 2004 al 2009.

Il balletto dei limiti al mandato

Le interruzioni sono dovute al fatto che, dal 1993 al 2014, le norme sull’elezione dei sindaci (riassunte nel Testo Unico degli Enti Locali) prevedevano un limite massimo di due mandati consecutivi: dopo 10 anni come vertice dell’amministrazione, in sostanza, si doveva lasciare il posto ad una altra persona.
Il limite è stato elevato a tre mandati nel 2014 (giusto in tempo per le elezioni comunali), per i comuni sotto i 3.000 abitanti (dal 2022, sotto i 5.000).
Oggi, per questi comuni, si parla addirittura di togliere il limite, con una legge che il parlamento dovrebbe votare entro la fine dell’anno, di nuovo in tempo per permettere agli eterni primi cittadini di ricandidarsi.

Ci si può chiedere naturalmente quali siano le ragioni per cui sono sempre le stesse persone a concorrere per la cosa pubblica. Per qualche situazione, di sicuro un movente è il semplice potere. In altri casi, la situazione è differente: Paolo Erba, non molto tempo fa, parlava della "solitudine del sindaco", che si trova ad affrontare problemi grandi e piccoli, quotidianamente, a volte senza nemmeno troppo supporto da parte degli altri livelli istituzionali.

In ogni caso, rimanendo alla nuda aritmetica, se la norma in discussione oggi fosse approvata, potremmo avere una situazione del genere:

 



Naturalmente questo grafico è puramente ipotetico: non è detto che coloro che si potrebbero ricandidare lo farebbero per forza, e non è certa nemmeno la loro elezione. Tuttavia, in questo scenario ipotetico, ci sarebbero sindaci che nel loro paese avrebbero governato più di Mao in Cina e potrebbero puntare a battere l’imperatore Augusto anche lui, senza vincolo di mandato, arrivò a 41 anni di regno.