L’articolo 2 della Costituzione ci ricorda che i diritti dell’essere umano sono inviolabili, e che vanno difesi in ogni luogo dove ciascuno e ciascuna costruisce la propria identità. Ma cosa succede quando la persona che sentiamo di essere non corrisponde a quella che la società si aspetta da noi?
È allora che la battaglia sui diritti richiede una forza gentile, ma implacabile. È quella di Monica Romano: attivista, politica, donna transgender e voce di una battaglia che riguarda tuttə.
Il 19 settembre alle 20.30 sarà a Breno, al Palazzo della Cultura, per presentare il suo libro, Indietro non si torna.
In dialogo con lei ci sarà Laura Pé, una giovane attivista camuna che racconterà la sua esperienza di donna transgender nata e cresciuta in Valle Camonica.
Monica porta con sé storie di vita vera (la sua), e di diritti (quelli di tante persone) conquistati a fatica. Soprattutto, porta il messaggio che nessunə dev’essere lasciatə indietro. Anche qui, dove spesso il dibattito su identità, genere e orientamento sessuale sembra non esistere.
A ricordarci che invece questo dibattito deve esistere, e che le persone LGBTQIA+ esistono, anche in Valle Camonica, ci sarà l’associazione equAnime, che parteciperà alla serata portando la sua esperienza decennale nella lotta contro le discriminazioni.
Promuove l’evento è la sezione camuna della Conferenza delle Donne Democratiche di Brescia e provincia, insieme a una rete di realtà del territorio: dal Partito Democratico di Valle Camonica alla CGIL Valle Camonica-Sebino, dall’Associazione Casa Felicia Bartolotta a… Graffiti (sì, ci siamo anche noi). Un’alleanza che fa quasi specie, visto quanto è difficile federare realtà diverse: ma unita dalla voglia di ascoltare e capire.
“I diritti non sono mai un tema di nicchia o circoscritto alle grandi città – dice Valeria Benedetti, portavoce della Conferenza delle Donne Democratiche provinciale – sono il cuore della democrazia e riguardano tutte e tutti”.
E Alice Damiolini, referente camuna, aggiunge: “È importante che in Valle Camonica si parli di genere, di identità personale e più in generale di diritti. Vogliamo contribuire a costruire uno spazio dove si discuta di questioni spesso trascurate, attraverso la voce delle persone coinvolte direttamente”.
Si tratta di un piccolo appuntamento, ma conta: la vera “identità camuna” si costruisce solo ascoltando tutte le voci di chi abita questa valle.
Ivan Faiferri
Disclaimer: sono tesserato al partito democratico. Mia moglie fa parte della Conferenza donne democratiche.