Pablo Putelli: 472 conferme. Darfo apprezza impegno e entusiasmo

 

472 preferenze, il più votato di questa tornata amministrativa. Cosa significa? Che l’impegno ripaga. Che la cittadinanza apprezza. Che siamo nel 2022 e siamo diversi, sappiamo che l’abito non fa il monaco e che giacca e cravatta non sono sinonimo di affidabilità.
Qual è la differenza tra l’associazionismo e la politica? Sempre di impegno si tratta. Una persona che per anni si è spesa per la Città e la comunità è una persona su cui gli elettori sentono di poter contare, perché non è difficile ipotizzare che metterà la stessa dedizione  nell’amministrare Darfo. I voti ottenuti da Pablo Putelli confermano ciò che già si pensava: Pablo ha già avuto un ruolo di spicco nella vita darfense, il suo ingresso nella lista di Dario Colossi altro non è che un rendere ufficiale un ruolo che ha già ricoperto per anni. Los Chicos Buenos - come altre associazioni disseminate sul territorio -  ha spesso sopperito alle mancanze amministrative, dove non c'erano i fondi o il tempo per la cura ambientale l’associazione ha preso le redini della situazione, dove non c’erano occasioni di socialità ha colorato un chiosco e l’ha piazzato nel cuore di Montecchio, dove c’era un’area dismessa e incolta l’ha trasformata in un’area fitness. Darfo vivrà di queste cose? No, certo che no. Sono piccolezze, dettagli. Ma ci sono, ed è questo che conta. 
Quando si parla di anarchia, i commenti sui social sono tutti a favore di Putelli. Segno che lascia ben sperare: non facciamo altro che ricordare a tutti di smetterla di definire una persona dal suo aspetto, dal look o dai modi di fare. Facile ribadire il concetto quando si tratta delle donne, facile dirsi d’accordo, spalleggiare la causa. Ma se poi - come ha ricordato un’utente di Facebook sulla nostra pagina - alla vista del primo candidato con i rasta gridiamo allo scandalo, al decadimento della politica italiana, se lo definiamo eccentrico perché ci sentiamo in dovere di dargli una definizione, non abbiamo capito niente.
E ben venga l’entusiasmo, perché amministrare un paese non è una partita a Monopoli e forse Darfo ha proprio bisogno di persone entusiaste per guardare avanti. Con il costante rivolgerci verso il passato, verso le vecchie glorie della politica valligiana, perdiamo di vista il fatto che la strada sia davanti a noi, non dietro. 


Maria Ducoli