In Francia la sinistra si unisce per le elezioni parlamentari

Si chiama "Nupes" la novità della politica francese, precisamente "Nouvelle Union Populaire écologiste et sociale", che sta portando la sinistra d'oltralpe a un tentativo di "rassemblement" in grado di costruire un fronte unito per le legislative del 12 e 19 giugno. La France Insoumise ("indomita"), in sigla "F.i.", di Jean-Luc Mélenchon e l'Union populaire, che alle elezioni presidenziali hanno ottenuto il 22% dei voti al primo turno, ora puntano a portare in Parlamento (Assemblea Nazionale e Senato) una nutrita pattuglia di rappresentanti del popolo e a strappare al neo rieletto Presidente Macron la nomina di J.L. Mèlenchon alla carica di Primo ministro.

L'immagine di unità data da "F.i.", Europa-Ecologia, Ps, Npa e Pcf, è l'immagine di una ricomposizione della sinistra francese dopo il crollo delle forze tradizionali (principalmente il Partito socialista e il Partito Comunista), sancita solennemente il 7 maggio scorso. L'accordo firmato tra Fi e Europa-Ecologia è molto vicino al programma di Mélenchon. Tuttavia alcuni punti rimangono controversi, primo fra tutti quello sul nucleare.

Le elezioni legislative del 2022 non assomiglieranno a quelle del 2017. Di fatto Macron è stato rieletto alle presidenziali in quanto si è trovato a fronteggiare al secondo turno Marine Le Pen, il che ha portato una buona parte dell'elettorato di sinistra a votare Macron pur di sbarrare la corsa verso il traguardo all'estrema destra. 

Mélenchon ha chiesto ai cittadini francesi di essere "eletto" Primo ministro, così da imporre a Macron quanto meno una "coabitazione" nella gestione del Paese. Il leader del partito "populista" ha infatti reso noto di voler trasformare le politiche in una sorta di terzo turno delle presidenziali. Chi la spunterà?
 
Arianna Milani

Immagine: Dex Ezekiel su Unsplash