Oltre la neve e la Malegno-Borno

 

Paola Pezzo a Borno fa bella e gradita notizia. Non solo e non tanto per il piacere di avere in Valle una campionessa che ha onorato lo sport italiano con medaglia d'oro in due gare olimpiche. In uno sport - la mountain bike- che fa pensare alla fatica più che ai soldi. Quanto perché il suo coinvolgimento dà il segno e la conferma di un percorso nuovo che si apre nel settore turistico dell'altopiano del sole. Al cui centro, più che il rombo dei motori della Malegno Borno o la neve sempre meno puntuale e a buon mercato,  si pone un mezzo antico e simpatico, allo sport e all'ambiente: la bicicletta. In versioni diverse, dalla mountain bike ben conosciuta alla recentissima e furoreggiante e-bike.
Borno conferma la continuità anche per quest'anno, e sicuramente per prossimi, della maratona mountain bike estiva, che già ha riscosso successo di stampa, di presenze e di appassionati. E procura all'evento maggior immagine e configurazione con l'apporto attivo della Campionessa olimpica. In più, ne allarga il coinvolgimento al settore dei più giovani, condizione posta dalla Pezzo per la sua collaborazione. Accolta pienamente dagli organizzatori e dall'amministrazione comunale. Così la bike enjoi, la maratona originaria, sarà  affiancata, nella settimana precedente da un analogo evento per i giovanissimi e per i neofiti delle due ruote. Una proposta che evita il rischio di un evento "elitario". Che fa bene allo sport non meno che al turismo. Ma, soprattutto, che rafforza e conferma la scelta di quel Comune di coltivare nuove e più sostenibili opportunità di economia turistica prima che i vecchi filoni siano del tutto improduttivi o insostenibili.
Un bel salto culturale per una realtà che per decenni ha associato il suo nome alla discutibile e assordante Malegno Borno. O allo sport della neve, oggi sempre meno generosa di sé.

Bruno Bonafini