My Two Cents. Riflessioni sulla guerra in Ucraina

 

Le immagini che giungono da Kiev riportano l'ombra della guerra sull'Europa continentale.
L'idea che nel 2022 uno stato indipendente, pienamente sovrano e riconosciuto dall'intera comunità internazionale, possa essere invaso militarmente per ragioni di sole rivendicazioni territoriali dimostra come gli eventi storici si ripetano, senza che alcun insegnamento si tramandi.
Alcune considerazioni già si possono trarre:
  • Lisciare il pelo per anni ad un dittatore autocrate non è la migliore delle idee. Arriverà sempre il punto in cui perderà il senso del limite.
  •  Indipendenza energetica e diversificazione degli approvvigionamenti non sono parole scritte su carta (o inchiostro). Sono lo strumento per non sottostare a ricatti di natura strategica ed economica (ecco, pensate anche a questo quando vi incatenerete contro l'ipotesi di energia nucleare, va...).
  • Se all'invasione di uno stato democratico e sovrano europeo (ripeto in maiuscolo, che forse è più chiaro...EUROPEO), si antepone l'orientamento politico dei suoi governanti, qualche problema sulle priorità c'è.
  • Parlare di politiche energetiche e militari comuni in UE non è masturbazione per onanisti della politica. Dopo di oggi penso sia non evidente la cosa, ma di più. L'UE può essere rilevante a livello internazionale solo se supera il meccanismo di veti e controveti dei singoli stati.
Infine, per ciò che può valere, piena e totale solidarietà al popolo ucraino.
 
Mattia Peluchetti