Ritratto: Federico Baiguini

 Da Graffiti, n. 310


Conosco Federico Baiguini da circa sedici anni, abbiamo iniziato trovandoci seduti attorno agli stessi tavoli, lui giovane architetto, io giovanissimo studente, condividendo l'interesse per la vita politica-amministrativa del paese in cui siamo cresciuti, Costa Volpino. L'occasione di un suo ritratto, per tratteggiarne il profilo ai lettori di Graffiti che non lo conoscessero, scaturisce dalla sua fresca elezione a Primo Cittadino, proprio del municipio in cui il Fiume Oglio si accoccola nelle profonde acque del Lago d'Iseo, vegliato da una Costa morbida e soleggiata (più poetico descriverne il paesaggio che il traffico). Ed è proprio il territorio, la sua natura, la sua forma urbana, le sue infrastrutture, uno dei principali elementi che appassionano Federico, ed il campo in cui primeggia per competenze. Quarantasei anni, una moglie coriacea e due bimbi solari, viso rotondo, sorriso conciliante ed occhi color cielo, che sanno guardare oltre alle siepi su cui si ferma l'osservazione dei più. Sottolineo spesso il suo acume visionario e creativo, poiché ne sono buon testimone nel nostro lavoro da operai del cambiamento, avviato dalla vittoria elettorale locale del giugno 2011: il progetto civico che abbiamo cofondato con altri compagni si è rivelato il cuneo giusto nel momento della più ampia frattura tra le vecchie generazioni di politici poco illuminati. Poi, in altri due appuntamenti al voto, le matite dei cittadini hanno premiato ancora, ed ancora nell'ottobre scorso, il nostro gruppo, il nostro progetto, che aveva individuato a gennaio proprio l'assessore uscente Federico Baiguini come front-man della nuova sfida. Federico è un tipo riflessivo, che ascolta e sa raccogliere attivamente i pareri. E' molto persuasivo nell'esporre le sue tesi e lo abbiamo visto crescere moltissimo durante l'ultima campagna elettorale, ritrovando a piccoli passi la relazione di persona con gruppi di concittadini. Naturalmente, seppur dopo dieci anni di Giunta, ci sono alcuni temi della vita amministrativa sui quali deve recuperare nozioni e cognizione, ma ecco che spunta a soccorrerlo una dote: la fiducia negli altri e la volontà di delega nei confronti di forze emergenti nel gruppo. Ha sorpreso qualcuno la coerenza che ha plastificato nella scelta del proprio Vice-Sindaco: la venticinquenne Laura Pellegrinelli, esordiente nell'attività di governo pubblico, a cui ha affidato materie rilevanti ed attuali come istruzione, ambiente e comunicazione. I lettori più sensibili ai fattori politici vorranno sapere anche del suo collocamento, dei valori in cui crede: Federico non ha in tasca tessere di partito, ma non svelerò segreti nel disegnare il suo perimetro nel centrosinistra, riformista, ecologista e con una buona sensibilità sociale. Come tutti i soggetti di un ritratto, “il buon Baiguini” - come lo chiama un comune amico - ha anche dei difetti, che la mano dell'artista ha la facoltà di edulcorare, specialmente se la tempera e lo spazio della tela sono esauriti. Lascio ad altri, ed al tempo, gettare nuova luce sul suo profilo.

Andrea Bonadei