Le "Tese" di Losine: facciamone un parco!

Guido Cenini lo proponeva 20 anni fa: proteggere l'ultima zona agricola tra Breno e Losine con l'istituzione di un'area protetta. Ma già allora le Tese erano oggetto di progetti urbanistici, che si sono concretizzati di recente, come abbiamo raccontato.

Da Graffiti n. 94, maggio 2001

Appello al nuovo sindaco di Losine e al sindaco di Breno


In occasione delle elezioni comunali di Losine vogliamo lanciare un appello al sindaco che uscirà vincente dalle urne il prossimo 13 maggio. Nella Prada di Losine-Breno ci sono almeno due emergenze. La prima riguarda il Comune di Losine.
L’eventualità, ormai concreta, che si possa realizzare una zona artigianale nei campi e prati delle Tese, l’unica area agricola piana del paese, ci sembra un grosso errore di pianificazione e gestione del territorio. Più volte abbiamo sottolineato anche da queste pagine che questo insediamento non ha un senso né logico né amministrativo se non speculativo. E non ci soffermeremo oltre, vista la notorietà della vicenda.

La seconda emergenza è situata nel Comune di Breno, in località Calameto. Nei giorni scorsi diverse associazioni di volontariato hanno lavorato un paio di giorni, coinvolgendo anche le scuole, a ripulire il tratto di argine del fiume nei pressi della Passerella. Calameto è un deposito di immondizie di vario genere: l’Oglio ad ogni sua piena riempie di plastica e materiale vario almeno cinque/sei metri di argine; alcuni cittadini poco civili approfittano della boscaglia incolta per abbandonare sul posto quanto di più indecomponibile ci sia; ignoti, per modo di dire, hanno depositato sotto i piloni della superstrada circa 70 metri cubi si ceneri da forno fusorio contenente sostanze che sarebbe bene definire.
L’appello pertanto è rivolto ai due sindaci, perché, dopo le elezioni, si trovino attorno ad un tavolo per definire lo stato di salute dell’unica realtà pianeggiante a vocazione agricola, per dire basta agli insediamenti di qualsiasi tipo, per ripulire quanto di ingombrante e sporco ci sia, per dichiarare quest’area parco agricolo-paesaggistico e, infine, per investire due soldini per attrezzarlo con quattro panchine ed un tavolino, visto il numero di gente che vi passeggia a piedi, a corse ed in bicicletta.

Guido Cenini