Il fascismo esiste ancora: una firma per debellarlo

Per firmare la proposta di legge dell'ANPI recati nel tuo comune! C'è tempo fino alla fine di marzo.


 
Sono giorni di fuoco, questi, per la democrazia. Le situazioni antidemocratiche e anticostituzionali non sono state rare nei mesi e anni scorsi. Tra i più lampanti la caserma di Susa, con i suoi carabinieri sanzionati per aver esposto cimeli fascisti. O ancora l’assalto al Congresso americano.


L’ANPI crede che sia necessario arginare il fenomeno prima che sia troppo tardi, per questo il comitato promotore, presieduto dal sindaco di Stazzema – luogo dove si consumò il tragico eccidio che provocò la morte a 560 persone, di cui 130 bambini – ha invitato le organizzazioni e i cittadini a firmare presso il proprio Comune la Proposta di Legge contro la propaganda fascista e nazista. 


Un appello che non si può ignorare. In un’epoca caratterizzata dalle immagini, dagli slogan e dalle frasi ad effetto, create appositamente per restare impresse nella mente di chi legge, l’associazione antifascista per eccellenza ha sentito il bisogno di regolamentare la comunicazione, il mezzo di diffusione di idee più potente in assoluto.  La Proposta di Legge è finalizzata a mettere al bando le attività di propaganda di contenuti propri dei partiti fascista e nazionalsocialista, con condanne per chi produce, diffonde e distribuisce beni, simboli e immagini riconducibili ai partiti responsabili delle tragedie che hanno segnato il secolo scorso.


Togliamoci dalla mente che il fascismo sia finito in una data specifica di anni e anni fa. L’ANPI vuole comunicarci che, contrariamente a quanto potremmo pensare, il fascismo esiste ancora: negli stadi, nei bar, nei tatuaggi, sui social e addirittura sulla stampa. Anche se velato è fascismo e spesso viene presentato come la soluzione di tutti i problemi. Non lo è.

Maria Ducoli