Un totale di 30 esercenti lombardi sono risultati beneficiari degli incentivi
erogati dalla Regione per il potenziamento del comparto neve.
Il bando, Neve Programmata H48,
indetto nel 2019 e fortemente voluto dall’assessore allo sport Martina
Cambiaghi, ha permesso di erogare una somma complessiva di 10,4 mln a fondo
perduto, spalmati sul biennio 2020-2021, per ammodernare e potenziare i sistemi
di innevamento artificiale, garantendo un rimpolpo di neve in un massimo di 2
giorni.
E, soprattutto, 669 km di piste infighettate per le carezze delle olimpiadi
Milano-Cortina 2026.
Le montagne: inconsapevoli protagoniste di una giostra sfrenata di competizione
per il podio delle migliori mete turistiche e sportive al mondo.
Chissà cosa ne penserebbero loro se avessero un culo e una voce da portare ai
tavoli decisionali.
E’ un fenomeno sociale interessante da osservare, questa
chiassosa concorrenza che spinge sull’unica stagione che ha invece una smodata
voglia di sparire o di andare a farsi i cazzi suoi altrove.
Banalmente, è un atteggiamento similmente stupido a quello del cercare nel
proprio orto frutta e verdura fuori stagione; cosa che al banco del centro
commerciale non risulta poi tanto strana, eppure conserva qualcosa di vagamente
ridicolo pretendere, che ne so, le zucchine dall’inverno o i cachi dall’estate;
o più uova dalle galline tenendo accesi dei led tutto il giorno. O la neve da
un inverno che si sta ritirando come un tappeto sotto i nostri piedi. O più
ossigeno da boschi che abbiamo raso (per le piste da discesa, per citare un
esempio a caso), eccetera.
Mi correggo, forse non è un atteggiamento stupido: è un atteggiamento
disperato. Come chi, per opporsi ad ogni genere di cambiamento, si è replicato
così tante volte che non si è nemmeno accorto di aver già sparato anche la
versione migliore di sé stesso.
E quindi ora carica i cannoni.
Per la neve.
Per la neve e perché “lo sci è uno sport altamente formativo soprattutto per i giovani”, dice la Cambiaghi.
E quindi ora carica i cannoni.
Per la neve.
Per la neve e perché “lo sci è uno sport altamente formativo soprattutto per i giovani”, dice la Cambiaghi.
Come se non fosse altrettanto formativo ammettersi che l’ambiente sfruttato non
lo rimetteremo in sesto, in 48 h, a colpi di cannone.
Buone piste a tutti.
Elena Zeziola