Vaccino antinfluenzale: pazienza e fortuna

"Sono un ex sindaco di un paese della Valle Camonica. Ho 88 anni e vorrei vaccinarmi contro l'influenza. Mi metto al telefono, mi risponde Sondrio, mi dà un numero della valle. Telefono sempre occupato. Di solito faccio l'antinfluenzale dal mio medico. Lui non si fa trovare. E poi mi dicono che ha solo venti vaccini per millecinquecento pazienti. Vado all'ASST dove eseguono i vaccini a chiamata per chi è riuscito a prenotarsi. Aspetto finché sono finiti i turni. Gentilissime le dottoresse mi iniettano l'antinfluenzale. Chiedo se possibile eseguire anche l'antipolmonite. Assolutamente no, ci vuole l'impegnativa del medico di famiglia. E allora si torna da capo. Non so quando riuscirò. Alla mia età sarebbe importante. Non parliamo del tampone. Non lo metto neanche in conto. Poveri medici e poveri noi."

Storia raccolta direttamente in ambulatorio (gc) 

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