Lettera Aperta a Samuele Alghisi

Egregio Presidente della Provincia di Brescia Samuele Alghisi,

dopo l'assurda e ingiusta sanzione che ho ricevuto nei giorni scorsi e che ho prontamente (e nervosamente) pagato, vorrei segnalarLe quanto segue:

  1. Nelle gallerie sul lago d'Iseo ogni due chilometri cambia la velocità consentita all'automobilista: 70, 90, 80, 50... Il risultato è che nella maggior parte dei tratti chi guida non si ricorda più quale sia il limite da rispettare e incorre facilmente in sanzioni. 
  2. Mai, dico mai, sotto il cartello che avvisa che c'è il controllo elettronico della velocità c'è un segnale chiaro e leggibile su quale sia il limite da rispettare. 
  3. Ciò ovviamente è voluto al solo scopo di fare cassa, saccheggiare il guidatore e metterlo a disagio in continuazione.
  4. Il limite che, a mio parere, va bene per tutto il tratto Provaglio-Pisogne è quello di 80 chilometri orari, uguali su tutto il percorso.
  5. Chi provoca incidenti è chi sorpassa (anche se lo fa a 50 chilometri orari!) o chi si addormenta anche in pieno giorno.

Insomma un autista come me che in più di 50 anni di patente non ha mai causato un incidente (mentre ne ha subiti alcuni), deve essere spesso sanzionato perché la segnaletica stradale è pensata non per evitare incidenti con morti, feriti, interruzioni del traffico e danni ai mezzi e alla statale, ma per taglieggiare chi sta al volante. 

Queste brevi note sono state chiosate su Facebook da Anna Bottichio che dice: “Da anni è così, solo gli esperti camionisti o i pendolari sanno dove ci sono gli autovelox ed evitare le multe. Ovviamente lo hanno capito a loro spese”. Tiepidamente dalla sua parte, Presidente, si schiera Gabriele Prandini, ex sindaco di Braone, che scrive: “Gli autovelox sono chiaramente segnalati. Che poi siano limiti poco sensati, e buona parte del ragionamento di Maculotti sia sensato è un altro discorso”. Mi conforta invece Sten Riccio con queste parole: “Gabriele, però una cosa che sottolinea Giancarlo è dirimente: perché gli avvisi degli autovelox non inglobano un chiaro segnale del limite da rispettare, specialmente quando questo non è omogeneo, ma molto ballerino... Hai presente da Toline a Gratacasolo? 60, 90, poi 70, ancora 90, 70 ed infine di nuovo 90... Non è l'estrazione del lotto e non sono neppure le misure di miss Italia...”.

I pareri dei cittadini sono importanti ed è giusto che si sollevino delle vivaci proteste, ma Lei, Presidente, che ne dice? Una riformetta con 80 Km/h bel indicati in tutte le gallerie del lago non se la sentirebbe di proporla e realizzarla?

I plurimultati le sarebbero grati. Ancor di più coloro che con limiti più razionali eviteranno incidenti. 

Con speranza e con fiducia,

Giancarlo Maculotti