La natura ci può aiutare: la proposta "Parchi aperti"

Il consiglio direttivo della Federparchi ha redatto di recente un documento con il quale avanza al Governo, alla task-force e ai ministeri competenti la proposta positiva di una riapertura controllata dei parchi e degli spazi verdi del territorio nazionale.

Nella premessa d’esordio del documento Federparchi ripone particolare attenzione in una riflessione molto sottile e soprattutto molto efficace: il dramma globale che ha rappresentato il Covid-19 pare farsi depositario di un paradosso interessante, ovvero l’impossibilità di una naturale coesistenza tra la presenza fisiologica dei corpi (il suo esistere in modo fisico e concreto) e la loro possibilità di vivere (di spostarsi, lavorare, produrre..).
Questo paradosso, a ben vedere, cela in sé anche l’occasione e la necessità di ridefinire le linee per il futuro collettivo.

Il contributo di Federparchi è quello di riconoscere ed individuare nella riapertura contingentata di parchi e spazi aperti uno strumento efficace per:
> una ripresa delle risorse economiche del paese;
> favorire il recupero del benessere fisico e psicologico attraverso il contatto con la natura.


Perché riaprire i parchi?
Perché il consiglio direttivo scorge in questa situazione il presupposto favorevole ad una piena collaborazione tra realtà territoriali (regionali e comunali) per creare ora più che mai un sistema, una vera e propria rete di aree tutelate che abbiano:
> un percorso omogeneo dentro cui mettere a frutto lo scambio di esperienze, competenze ed iniziative territoriali;
> l’obiettivo comune di fare del sistema delle aree tutelate un brand riconosciuto del Paese.
Perché il sacrificio che il rispetto delle restrizioni governative ha comportato per tutti possa essere in qualche modo “ripagato” con il recupero sicuro delle proprie risorse fisiche, psicologiche e mentali per poter, anche, progettare al più presto nuove forme di sviluppo sostenibile


Come riaprire i parchi?
Attraverso la proposta Parchi aperti: prenota il tuo parco che consentirà:
> alle direzioni dei parchi e/o dei comuni che aderiranno di stabilire, attraverso un portale web, percorsi, orari e modalità sicuri di fruizione degli spazi;
> ai cittadini di collegarsi alle realtà disponibili vicine alla propria abitazione attraverso il proprio smartphone o altri device e conoscere le proprie possibilità di fruizione in un dato spazio e tempo.
Un modo insomma per riappropriarsi e apprezzare in modo gentile le risorse naturali che ci circondano, ora più che mai veri e propri paesaggi terapeutici, mantenendo vive e costantemente studiate le possibilità per raggiungere uno sviluppo economico sostenibile.

Ulteriori dettagli disponibili cliccando qui.

Elena Zeziola