Francesco Ghiroldi ti sono vicino

Partiamo dal presupposto che non credo che Francesco Ghiroldi, consigliere regionale della Lega ed ex sindaco di Piancogno, sia un razzista, un cretino, una persona becera che si lascia andare ai più bassi istinti.

Detto ciò, la domanda che mi sorge è questa: “come fa, da decenni e come tutti i politici del suo partito, a non stancarsi di avere a che fare con dei ... [mettere epiteto a piacere che denoti poca intelligenza, poca cultura, poca empatia, molta cattiveria e bestialità, mi perdonerete ma io non l’ho trovato]?”
Perché sì, persone come quelle che, sotto un suo post su Facebook, in queste ore, hanno scritto insulti come “t****” riferiti ad una ragazza che è stata liberata da diciotto mesi di prigionia, non possono che essere dei ... [mettere epiteto a piacere che denoti poca intelligenza, poca cultura, poca empatia, molta cattiveria e bestialità, mi perdonerete ma io non l’ho trovato].

Queste offese e queste volgarità sono lì in bella vista da due giorni e da due giorni suoi concittadini gli stanno chiedendo di rimuoverli. Prima di scrivere questo mio intervento ho dato al nostro Francesco il beneficio del dubbio sperando, sinceramente, che li eliminasse ma no, un politico evidentemente non può farlo, perché l’opinione di un suo elettore vale un voto.

Io me li immagino l’ardore politico e il senso di giustizia che divampano in lui, la voglia di far valere i principi di umanità sulla cattiveria di tali parole, represse purtroppo in nome dell’interesse elettorale. Io me lo immagino svegliarsi ogni mattina e pensare “a quale sciocchezza di un mio elettore dovrò sorridere falsamente come se ne condividessi lo stupidissimo contenuto?”.
Non posso che essergli vicino ed abbracciarlo, sperando che i leghisti possano un giorno diventare persone non razziste, non cretine, non becere esattamente come lui e tutti i suoi colleghi politici, non costringendolo finalmente a dover tenere sulla sua pagina Facebook commenti disgustosi dei quali non condivide il contenuto.
(fg)