Se il governo finanzia le associazioni antiabortiste

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della Conferenza delle donne democratiche della provincia di Brescia relativamente alla proposta del governo di far entrare le associazioni antiabortiste dentro i consultori (ilpost.it).

Foto di Gayatri Malhotra
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La Conferenza Delle Donne Democratiche della Provincia di Brescia è allarmata dall’attacco costante e continuo alla Legge 194.
Attacco che passa ora attraverso l’approvazione di un Provvedimento inaccettabile ovvero:

Atto Camera 1752 art. 44-bis

sul quale il governo ha posto la fiducia impedendo qualsiasi discussione all’emendamento stesso.
Questo articolo permetterà̀ alle associazioni antiabortiste di stare dentro i consultori pubblici usufruendo dei fondi del PNRR che erano destinati alla Sanità Pubblica.
Sottolineiamo, allo stesso tempo, che il Parlamento Europeo riconosce l’interruzione volontaria di gravidanza come DIRITTO FONDAMENTALE.
Ricordiamo che i consultori storicamente sono stati un presidio sul territorio di accompagnamento e ascolto nella difficile decisione riguardo alla maternità̀ consapevole, come cita l’art.1 della legge 194.
Si profila, inoltre, un problema gravissimo di privacy nell’imposizione di associazioni pro-life nelle strutture consultoriali, una violenza doppia contro l’autodeterminazione delle donne in momenti delicatissimi che meritano rispetto ed anonimato.
La conferenza provinciale delle donne democratiche intende farsi promotrice della costituzione di un apposito tavolo di discussione, invitando tutte le associazioni femminili e femministe ad aderire per poter, insieme, promuovere iniziative finalizzate a far conoscere alle donne l’involuzione che con questo Atto, depotenzierà ulteriormente la Legge 194 e il libero accesso ad una interruzione di gravidanza legale e assistita a tutte le donne, anche alle donne con basso reddito e in difficoltà.

Per la Conferenza prov. Donne Dem Bs
la portavoce Leila Moreschi