L' intimidazione



Prandini su CISSVA: "Subite intimidazioni".

Il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, ha lanciato la sua denuncia dal palco della fiera di Lonato del Garda, durante un convegno dedicato all'agroalimentare lombardo.
Prandini ce l'ha con quella parte della politica camuna (la maggior parte, si potrebbe dire) che nel 2020 aveva cercato di realizzare una «OPA della politica sulla mitica Rosa Camuna» (Corriere della Sera, 9-12-2020), con la classica strategia "soldi in cambio di potere". Un contributo al caseificio in difficoltà, e in cambio un nuovo statuto, che prevedeva un aumento del peso dei voti degli enti comprensoriali in assemblea, rappresentanti da loro nominati nel CDA e una clausola di gradimento sul presidente.
Nel 2022 però il ribaltone: progetto degli enti comprensoriali bocciato, CDA uscente riconfermato. E i soldi che servivano alla CISSVA? Li mette la Regione, grazie ad un bando ad hoc, complice la mediazione di Coldiretti.
Nel frattempo la fazione camuna procede per la sua strada.
A Ponte di Legno si fonda la cooperativa Agricoltura Etica nella Valle dei Segni, mentre la comunità montana decide di realizzare un nuovo caseificio pubblico a Esine. E nel 2023, chi vince l' appalto per la gestione della nuova struttura?
Dietro al gioco di potere, ci sono anche due strategie commerciali differenti. Cosa deve fare la CISSVA: produrre Rosa Camuna da diffondere in tutta Italia, come vorrebbe l'attuale CDA, oppure dedicarsi a formaggi più redditizi e fare da polo di diffusione di tutti i prodotti della agricoltura camuna, come vorrebbero i promotori del piano "comprensoriale"?
Ai posteri l'ardua sentenza, sempre che non sia tutto fumo negli occhi per coprire quello che qualche tempo fa un osservatore più smaliziato di noi definiva "uno scontro tra bande".

Per chi si appassiona, non dimenticate il nostro Dialogo tra formaggi al banco frigo (associazionegraffiti.blogspot.com)

Testo di Ivan Faiferri
Vignetta di Befeldo