Masneri-Maugeri: sindaci antivirus

 

La notizia della settimana, almeno per me, è  il buon esempio, controcorrente, di due nostri sindaci. Capaci anche di strigliare i loro cittadini, quando è il caso, cosa non facile in tempi di populismo diffuso.
Stiamo sottovalutando il virus. Per una serie di motivi, che vanno dalla stanchezza delle restrizioni , dalla voglia di uscirne, da una interpretazione ottimistica del procedere, finalmente, delle vaccinazioni. Ce lo dice la cronaca della settimana.
Edolo rischia la zona rossa per un picco di contagi e di possibili contagiati, rispettivamente 37 i primi in due giorni e un centinaio i secondi, in quarantena, tutti i bimbi della scuola materna (col probabile coinvolgimento dei genitori). Notizia di ieri, questa. 
Preceduta il giorno prima da quella sul picco di Bienno, dove da giorni contagi e persone in quarantena segnano numeri abnormi. A sua volta preceduta anche questa da un'altra notizia preoccupante ad inizio settimana: i dati sulla pandemia in Provincia di Brescia, disaggregati per territori, danno alla Valle il triste primato dei positivi covid 19 percentualmente, con ben otto comuni nostri tra i primi venti per indice di positività.
  Bene hanno fatto i due sindaci, di Bienno prima e di Edolo poi, ad usare i toni duri e lanciare l'allarme. Minacciando la zona rossa il sindaco del comune dell'alta Valle, insieme ad un accorato appello a prender coscienza della pericolosità del virus per sé stessi e per gli altri. Una chiamata all'ordine opportuna dato che, con tutta probabilità, il focolaio edolese trova la sua origine in una festa di compleanno troppo partecipata, contro le regole ed un elementare buon senso. E minacciando l'impiego delle forze dell'ordine, il Sindaco di Bienno, per controlli quotidiani a quanti tenuti alla quarantena e pesanti sanzioni conseguenti agli inadempienti. Due interventi, quelli dei due sindaci, particolarmente apprezzabili in un momento come l'attuale in cui molte istituzioni locali spendono il loro peso politico e le loro energie per chiedere un allentamento di regole e restrizioni. Facendosi portavoce di chi sottovaluta la pandemia ancora in corso o previlegia le preoccupazioni per la socialità e l'economia a quelle per la salute e in molti casi per la vita dei concittadini.
 
Non è così per i nostri due primi cittadini.  Cui va dato atto nell'occasione di serietà e rigore amministrativo apprezzabile. Più apprezzabile certamente di quanto a livelli più alti altri uomini delle istituzioni stanno facendo. Penso a politici nazionali o a tanti presidenti di regione impegnati a sminuire la gravità della pandemia, facendosi interpreti della stanchezza diffusa e in certi casi della disperazione di molta gente  a scapito dall'essere guida razionale per uscire dalle difficoltà del momento.

Bruno Bonafini