Il ritratto: Alice Piccinelli

Dall'archivio di Graffiti, il ritratto di Alice Piccinelli, uscito per il numero di marzo 2016. Tante cose sono cambiate da allora... non la determinazione e l'impegno di Alice, una donna controcorrente che non si è arresa allo strapotere maschile nella nostra società.



C'era una volta, ma c'è ancora, una ragazza timida e riservata. Studiava ed otteneva risultati discreti. Sarebbe stata una buona maestra. No. Parte per l'Africa insieme a don Redento, prete scomodo che a Gorzone si sente troppo stretto. Si parte per l'Alto Kenia presso una delle popolazioni più povere del pianeta, i Rendille. Sono i tempi del volontariato puro, dell'impegno, della sofferenza, ma anche di tante soddisfazioni: i primi pozzi, le case, gli ambulatori, i bimbi da curare come infermiera come se non fosse stata all'Istituto magistrale. Sono i tempi in cui Alice conosce Giacomo, compagno per sempre, altro volontario. Generosità e volontariato sono termini che attraversano tutta la sua biografia. Una breve pausa nelle poste, al suo rientro in Italia, in attesa di un passo avanti nell'insegnamento. Allora è tempo di università e lavoro. Finalmente nella scuola media, quella di Artogne-Piancamuno, quella delle sperimentazioni, quella del gruppo di donne volenterose che si mettono a lavorare oltre l'orario, senza guardare al tempo ma agli obiettivi di promozione sociale e culturale. Sempre di volontariato si parla. Oggi, pensionata, ha assunto un altro impegnativo ruolo: consigliere comunale alle pari opportunità. Nasce così la Commissione Pari Opportunità, viene creato a Darfo il servizio di ascolto e assistenza per le donne che subiscono violenza (Sportello donne e diritti), vengono coinvolti studenti e insegnanti delle scuole superiori e le associazioni genitori per rilevare il peso del pregiudizio di genere nelle scelte formative di ragazze e ragazzi, viene costruito un legame tra la memoria delle passate generazioni di donne (le sarte) e le giovani che frequentano in Valle la scuola per modelliste, viene riconosciuto valore all’operare delle donne nell’arte (Donarte 6-8 marzo 2016). Ogni anno a Darfo il 25 novembre una fiaccolata ricorda la giornata mondiale contro la violenza sulle donne e per l’8 marzo un calendario di iniziative celebra la “ricchezza” che il femminile porta in vari campi: il sociale, la cultura, l’artigianato, l’arte. Ormai non c'è manifestazione al femminile a Darfo e dintorni dove non ci sia lo zampino di Alice. A marzo Graffiti ha scelto una donna per il ritratto, viva e vegeta, anzi vivace ed attiva. Ma non deve essere solo un mese, quello dedicato alla donna, lo sia tutti i giorni e tutti gli anni. Alice non si presta al volontariato solo un giorno all'anno e neanche un mese: sempre!
Guido Cenini