Le parole possono discriminare, non essere inclusive, generare spaccature. Le parole, a volte, possono rivelare il retaggio culturale che ci portiamo dietro, i pregiudizi e le tracce di una cultura maschilista dura a morire. Per ogni dislivello di diritti che le donne subiscono c’è un impianto verbale che lo sostiene e lo giustifica.
La nostra lingua è stata plasmata su un modello socio culturale che per molto tempo ha escluso le donne dalla dimensione collettiva e comunitaria, ma la presenza delle donne nella società e nell’ambito di alcune professioni, in particolar modo quelle legate ai ruoli istituzionali e all’esercizio del potere, richiede oggi con forza un adeguamento del linguaggio. Direttora, assessora, sindaca, avvocata, dobbiamo abituarci a pronunciare ed utilizzare queste parole perché la lingua italiana (e quindi anche la sua grammatica) è soggetta a mutamenti proprio come la società. Chi critica la necessità e l’urgenza di questi argomenti il privilegio di uno spazio di vita riconosciuto già ce l’ha. Per creare una realtà più equa però bisogna iniziare a parlarne.
Scriveva Michela Murgia: “È con le parole che ci fanno sparire dai luoghi pubblici, dalle professioni, dai dibattiti e dalle notizie. Il pregiudizio che passa per il linguaggio uccide la nostra possibilità di essere pienamente noi stesse”.
Tuttavia non c’è dibattito sulla politica, sulla società o sulla cultura in Italia, che non ci richiami alla priorità di ben altri problemi. Noi crediamo invece che dare alle parole la giusta attenzione sia un grande strumento di cittadinanza attiva nelle nostre mani. Le nostre parole creano le possibilità del mondo in cui viviamo ed anche le sue limitazioni. In tal senso la politica, a partire dalla campagna elettorale in corso, può e dovrebbe essere uno straordinario strumento per fare cultura.
Per questo chiediamo alle amministrazioni tutte, e nello specifico alle candidate, di declinare le proprie professioni e le proprie aspirazioni al femminile. Siamo certe di avere al nostro fianco numerosi alleati e alleate nella direzione della parità di genere. Sollecitiamo questo sforzo: avere fiducia che la questione del linguaggio non sia un obiettivo secondario e poco importante, bensì uno dei passi fondamentali per creare il cambiamento auspicato da tutti e tutte noi.
FIRME
Alice Piccinelli - Attivista
Paola Abondio - Dirigente scolastica
Paola Cominelli - Giornalista
Paolo Erba - Pedagogista
Alfredo Domestici - Presidente Forum Terzo Settore
Michele Cotti Cottini - Direttore editoriale Graffiti
Anna Zinelli - Responsabile Casa Felicia Bartolotta
Valentina Rinaldi - Coordinatrice Centro Antiviolenza Donne e Diritti
Erica Patti - Presidente Associazione Dieci
Barbara Distaso - Segretaria generale CGIL Vallecamonica Sebino
Vania Pedroni - Cda K-Pax
Mariella Minini - Presidente Circolo culturale Ghislandi
Piero Confalonieri - Presidente Bio-distretto Valle Camonica
Cristina Alessi - Ordinaria di Diritto del Lavoro, Università di Bresca
Nicoletta Torri e Giorgia Spatti - Responsabili progetto Donne e Arte
Simona Cassarino - Presidente Associazione Oltreconfine
Orsolina De Rosa - Volontaria Libera Valle Camonica
Livio Pelamatti - Presidente circolo Legambiente Valle Camonica
Matteo Lecchi - Responsabile coop. La Quercia
Valentina Soster - Cantautrice
Margherita Moles - Operatrice volontaria Centro Antiviolenza
Alessio Domenighini - Formatore
Diego Spadacini - Funzionario CGIL Valle Camonica Sebino
Eusebio Paganelli
Marina Mastropierro - Sociologa e ricercatrice sociale
Francesca Danesi - Segretaria generale FILCAMS CGIL Valle Camonica Sebino
Claudia Pretto - Funzionaria FILCTEM CGIL Valle Camonica Sebino
Romina Bottichio
Nadia Facchini
Guido Cenini
Melissa Savio - Infermiera
Silvia Arioli - Patronato Inca CGIL Valle Camonica Sebino
Cristina Raffaini
Elena Tommasi
Simona Serpellini - Truccatrice
Ivan Faiferri
Alessandra Milani - Avvocata
Francesca Gagliano - Delegata FILCTEM CGIL Valle Camonica Sebino
Chiara Bertozzi - Presidente Commissione Pari Opportunità Darfo Boario Terme
Daniele Gazzoli - Segretario Generale SPI Lombardia
Paolo Valzelli - ACLI Valle Camonica
Simona Bontempi - Assistente sociale
Luigi Medici
Monica Festa - Operatrice Antiviolenza Centro Antiviolenza Donne e Diritti
Letizia Menolfi - Operatrice Antiviolenza Centro Antiviolenza Donne e Diritti
Angela Baisini - Psicologa e psicoterapeuta Centro Antiviolenza Donne e Diritti
Linda Marina De Nicoli
Barbara Trotti - Caaf CGIL Lombardia filiale Valle Camonica Sebino
Eleonora Dell'Anna - Segretaria Generale Funzione Pubblica CGIL Valle Camonica Sebino
Federica Nember - CGIL Valle Camonica Sebino
Eleonora Cucchini - CGIL Valle Camonica Sebino
Emilietta Ferrari
Laura Bona - Studentessa Lingua Moderne per la Comunicazione Internazionale
Anastasia Guarinoni - Bibliotecaria
Tersilla Moreschi - CGIL Valle Camonica Sebino
Anna Cotti Comettini - Presidente di equAnime
Gabriele Prandini - Segretario di equAnime
Silvio Cotti - Tesoriere di equAnime
Gianluigi Zoppetti - RSU/RLS Fiom CGIL
Valentina Mariotti - Studentessa
Nico Gozzi - Segretario generale FIOM Valle Camonica Sebino
Daniele Morzenti
Massimo Cassis - Operaio e delegato FIOM Iseo Serrature
Cecilia Bellini
Alberta Foresti
Maria Angela Moreschi - Volontaria Centro Antiviolenza Donne e Diritti
Giovanna Spatti - Volontaria associazione Tapioca
Ornella Tognali - Insegnante
Manuela Moles - Imprenditrice
Lucia Baffelli
Matteo Furloni
Barbara Capelli - Responsabile Comunità di Rogno Cooperativa Bessimo
Donato Bianchi - Segreteria CGIL Valle Camonica Sebino
Beatrice Capitano - Presidente Condotta Slow Food Valle Camonica aps
Andrea Capelli - Segretario organizzativo FIOM Valle Camonica Sebino
Giusi Toini
L'appello è aperto a nuove sottoscrizioni di cittadini e cittadine che vogliono farsi promotrici di un cambiamento. Chi vuole aderire può scrivere a appellolinguaggiodigenere@gmail.com. La lista delle adesioni sarà aggiornata settimanalmente sui social.