Legge Zan bloccata in Senato: per il rispetto c’è tempo


Se fossimo vittime di un’invasione extraterrestre, gli alieni riderebbero di noi. Anzi, sarebbero inorriditi. Non crederebbero ai loro occhi quando scoprirebbero che ci serve una legge per evitare che due uomini o due donne che si amano vengano pestati per strada o per far si che due ragazzi o ragazze che si amano non vengano insultati a scuola o sui social. E se poi dicessimo loro che ci sono delle cose chiamate fedi o religioni che si rifiutano di riconoscere e benedire queste coppie, allora penserebbero di essere presi in giro. 
«Umani, avete fallito» ecco cosa ci direbbero. E non avrebbero nemmeno tutti i torti. 

La legge Zan contro l'omofobia ha l'obiettivo di proteggere persone omosessuali, donne e disabili dai cosiddetti reati d'odio, cioè l'istigazione a commettere atti violenti o discriminatori nei loro confronti. Dopo l’approvazione alla Camera avvenuta nel novembre 2020, il disegno di legge Zan è bloccato in Senato dopo che la Lega, ma anche le altre forze del centrodestra, Forza Italia e Fratelli d’Italia, hanno definito il provvedimento non prioritario, non consentendo così l’avvio della discussione in commissione Giustizia. C’è davvero bisogno di una legge del genere in questo momento, mentre la pandemia non vuole retrocedere? Le vere emergenze sono altre, dicono. Un paese da guarire, un’economia da rimettere in moto e qualcuno ha anche il coraggio di proporre una legge contro i reati d’odio? Siamo seri. 
Da quando l’odio è un reato? Non era solo un modo di esprimersi? Nell’aria c’è un po’ di perplessità, sarà questa primavera che tarda ad arrivare. 

Siamo sì in una situazione di emergenza sanitaria, economica e forse anche politica. Ma ce n’è una ancora più preoccupante, per la quale non sono ancora previsti recovery plan o manovre: si tratta dell’emergenza culturale. Un paese in cui le persone omosessuali vengono ancora indirizzate da santoni perché li “guariscano”, in cui delle madri rinnegano i loro stessi figli arrivando persino ad allontanarli da casa perché “contro natura”, è un paese malato. E il primo passo avanti sta proprio nel riconoscere l’odio, nel conferire alle parole la loro giusta importanza. Se non abbiamo strumenti giuridici che individuano l'ostilità verso persone Lgbtq, le mancanze di rispetto nei loro confronti continueranno ad essere all’ordine del giorno e a passare inosservate. 
Il cuore del ddl Zan sta nell’istituzione di una giornata nazionale di formazione istituzionale e scolastica contro l’odio verso gli orientamenti sessuali e di genere: i bambini di oggi saranno gli adulti di domani ed è necessario che vengano educati al rispetto dell’altro.

Ma ad oggi la proposta di legge resta ancora bloccata in senato. Non è poi così importante, dicono. Può aspettare.
Alieni, ci rivolgiamo a voi: avete ragione, come umani abbiamo fallito.