"Vota Camparini", la nuova moda dei sindaci bresciani


 

 Il sindaco di Adro ha inviato una lettera a tutti i concittadini, su carta intestata del Comune, per invitarli a votare Lega e preferenziare l’ing. Davide Caparini, così da garantire “continuità a quei rapporti politico-istituzionali che l’amministrazione ha tessuto in questi anni”. Ignoranza istituzionale allo stato puro: non si usano le istituzioni a favore di un partito.
Anche numerosi sindaci della Valle Camonica, sedicenti civici, supposti renziani, capitanati dall’irrottamabile presidente della Comunità Montana Sandro Bonomelli, non hanno mancato di manifestare il proprio appoggio al Caparini Davide Carlo detto Capparini detto Camparini detto Davide (così l’assessore uscente si è registrato ufficialmente all’anagrafe elettorale). Il motivo, alto, altissimo – ideali allo stato puro – è sempre lo stesso: perché la Valcamonica ottenga finanziamenti, meglio tenerci buono il Camparini.
Non penso che se il prossimo 13 febbraio vincesse Pierfrancesco Majorino, e magari il camuno Mattia Peluchetti (classe 1991) venisse eletto Consigliere Regionale, la Valle avrebbe da temere chissà quale sottrazione di risorse. Semplicemente, dopo 30 anni di potere ininterrotto del centrodestra in Regione, i soldi verrebbero spesi meglio e con nuove priorità: una sanità pubblica diffusa sul territorio, trasporti pubblici efficienti anche in Valle.
Per i disservizi di Trenord e le liste d'attesa dell’ospedale di Esine, i camuni possono infatti ringraziare il Caparini, o, volendo, il Capparini. Per cambiare, finalmente, basta votare il 12-13 febbraio chi – credibilmente – è in campo con una proposta alternativa: la Lombardia cambia con Pierfrancesco Majorino!