Il Gioco del Borgo

Al via il "Borgo degli artisti 2.0"

E’ il 27 ottobre 2022 quando l’Associazione Borgo degli Artisti pubblica questo post sulla propria pagina Facebook: 

ARRIVEDERCI [...] Le strade dell'Associazione Borgo degli Artisti e di Bienno si dividono. L'attuale amministrazione comunale, ci ha comunicato durante un incontro del 15/09/2022 l'intenzione di non avvalersi della nostra collaborazione per il prossimo futuro, affidando la gestione dell'offerta culturale di Bienno ad altri soggetti. Non entriamo nel merito della decisione presa, anche se ovviamente ne siamo dispiaciuti. Ogni nuova amministrazione è legittimata a decidere quello che reputa il meglio per la collettività ed ogni interpretazione a tal proposito, fuor da ogni polemica, non ci deve riguardare. Quello che abbiamo fatto, testimonia in maniera tangibile la bontà del nostro operato [...]
 
La nuova Amministrazione Comunale, guidata da O. Bettoni, ha deciso di non avvalersi più della collaborazione dell’Associazione ma di provare nuovi approcci culturali con l’intenzione di trasformare il Borgo di Bienno in “Borgo degli Artisti 2.0”.
 
L’alternanza è doverosa, l’abbiamo detto fin dall’inizio che ogni anno ci sarebbero stati nuovi artisti” ha spiegato il sindaco Bettoni : “Le botteghe devono essere aperte, i turisti e non solo devono trovare un Borgo vivo, partecipato e non fermo. Con focus sulle tradizioni biennesi, ma proiettate nel futuro e aperte al mondo. Questo richiede un periodo di transizione, stiamo operando per creare sinergie con Accademie, Università e Associazioni nazionali ed internazionali”. dichiarava in un’intervista a Radio Voce Camuna poco dopo l’annuncio di chiusura dell’Associazione.
 
Intanto però a Bienno si sono spente anche le poche luci che prima animavano il centro storico e sono state chiuse le botteghe che rendevano viva Via Contrizio.
 
L’Associazione, nata nel 2013 dalla stessa lista civica, capeggiata allora da M.Maugeri, che ne fece il proprio baluardo per delineare il profilo della sua nuova ‘Bienno’, aveva ottenuto, nel corso degli anni, riconoscimenti, contributi finanziari e notorietà su tutto il territorio della Valle Camonica. 
La crescita dell’Associazione e dei suoi artisti aveva permesso di dare corpo al progetto, di accrescere il consenso politico dell'ex primo cittadino e, cosa più importante, di far conoscere Bienno al di fuori del proprio territorio.
 
Ora, confidando che il nuovo Sindaco apra davvero le porte del suo paese all’innovazione e non ripieghi solo su forze interne, è doveroso sottolineare che la cultura non è, e non deve essere, una bandiera che viene sventolata ad ogni cambio di mandato come fosse un vessillo di promozione personale.
 
Chi amministra deve sempre cercare di 'far bene il bene' il che significa: confrontarsi, fidarsi di chi in ogni settore ne sa di più e, soprattutto, lasciare spazio espressivo a coloro che già in diverse circostanze hanno dimostrato di 'fare bene il bene'.
Oggi quel che rimane a Bienno è la sostanza del bello che ci circonda e, soprattutto, di chi ha contribuito a realizzarlo e renderlo tale.
Quindi, quando viene affermato: “Bienno ai Biennesi”, bisogna avere la consapevolezza di cosa è Bienno e di chi l'ha portato ad essere il Borgo che oggi è.
Solo allora si comprenderà che chi ha dipinto, costruito, creato spazi, animato scuole e fucine ha innumerevoli origini come d’altronde chi vi risiede ora.
 
In conclusione, rinnovare il Borgo degli Artisti può essere un bene solo se lo si renderà indipendente da ogni forma politica, rendendolo libero di essere una qualsiasi altra associazione.
Se non fosse così, l'alternativa sarebbe, a lungo termine, soccombere nuovamente, oppure tuttalpiù, far di nuovo da comparsa per rinfiancare la vanità del politico di turno.
 
Emilio Visconti