Anteprima: Cambiamento climatico. Il futuro è già arrivato solo che non riusciamo a vederlo.

Non è un'estate tranquilla questa, almeno nella nostra percezione. 
Mentre scriviamo, immagini di incendi disastrosi in tutta l'area mediterranea appaiono sugli schermi televisivi, in Italia spesso appiccati da mani criminali e poi sfuggiti a ogni controllo. Persone che fuggono e abbandonano i loro villaggi e le aree coltivate, boschi millenari al rogo ed animali intrappolati nelle fiamme. Fumi neri che si levano al cielo diffondendo anidride carbonica, come se non bastasse la concentrazione già esistente. Le ondate di calore sahariano permangono a lungo in terre già aride e venti caldi sospingono le fiamme. Scene simili avvengono contemporaneamente nella Siberia orientale russa e le abbiamo viste precedentemente in Canada, rendendoci conto che erano fenomeni fuori dall'ordinario. E contemporaneamente, all'opposto, assistiamo ad alluvioni in Cina, in Germania, Belgio, Olanda; a Como cade grandine grossa come palline di tennis. 
(Bosco del Monte Elto, estate 2019)

E' il solito caldo di agosto? E' maltempo? Gli scienziati ci dicono altro: siamo dentro una fase di cambiamento climatico, causato dal surriscaldamento della Terra.

(...)

(Questa è una anteprima dell'articolo di Alessio Domenighini e Margherita Moles, che sarà pubblicato sul prossimo numero cartaceo di Graffiti. Per abbonarti, guarda qui. Ci vediamo nella tua cassetta postale ;) )