Il museo va meglio se trova tanti amici

Prevista ma comunque dolorosa l'impasse in cui viene a trovarsi il rinnovato (e ricollocato) Museo della romanità camuna a Cividate. Non sarebbe in grado di garantire l'apertura al pubblico nel prossimo fine settimana!! 
Nei giorni di maggior afflusso e nel momento in cui massima è l'attenzione positiva sulla sua rinnovata offerta museale. 
Arriva al pettine l'antico nodo del personale: carente quello direttamente alle dipendenze della Sovrintendenza e quindi del Museo; in agitazione quello più numeroso delle cooperative chiamate a supporto, con meno tutele e spesso precario, che mal sopporta -comprensibilmente- disparità di funzioni e trattamento. 
Soluzioni per far fronte all'emergenza sono allo studio, dice con un'intervista il sindaco di Cividate.
Trovare il giusto equilibrio tra l'esigenza di stare nei bilanci, sempre risicati e sofferenti per questi Enti, e  insieme garantire personale ben motivato (garantito, quindi) per aperture adeguate alla richiesta di fruizione, è compito certamente arduo per chi amministra. Il rischio è quello di contrapporre le giuste tutele per quanti vi lavorano alle esigenze di una adeguata apertura che venga incontro ai tempi e orari della maggior fruizione. Un contributo a superare la contrapposizione può venire dall'associazionismo culturale.  Ci sono Musei che hanno sopperito  alla forzata ristrettezza di personale dei momenti di punta senza tagliare orari e giornate di visita, e nemmeno  sacrificando la vigilanza nelle sale, ma sollecitando prima e poi organizzando e gestendo associazioni di Amici del Museo. Volontari che offrono una quota del loro tempo periodicamente per la gestione migliore  della struttura museale, dalla vigilanza all'accompagnamento dei visitatori ad altro ancora. "Giovani" pensionati i primi mobilitati certamente, ma successivamente anche giovani e meno giovani amanti della storia e della cultura locale. Con risultati di partecipazione spesso di tutta soddisfazione, per la migliore funzionalita del Museo certo, ma anche per la relazione positiva che si rafforza con il territorio.
Tra gli "effetti collaterali" degli  Amici del Museo non manca infatti quello di rendere sempre più partecipe la comunità locale della vita e dell'importanza del Museo stesso e del valore della propria storia e della propria cultura.

Bruno Bonafini

Immagini: Luca Giarelli, Wikimedia commons (CC BY-SA)