- Il primo è l’eccessivo consumo di suolo: nonostante le riduzioni apportate durante il lavoro di revisione, questo problema permane. Basta fare un giro veloce per la città per trovare dovunque cartelli con le scritte”vendesi” o “affittasi” relative sia a case, che ad appartamenti, che a negozi: è evidente che a Darfo non c’è tutto questo bisogno di nuove costruzioni… sarebbe molto più utile e ragionevole recuperare e riqualificare i centri storici, riattare stabili fatiscenti e malsani, abbellire zone lasciate all’incuria e alla sporcizia, e tutto questo magari con incentivi economici e il sostegno dell’Ufficio Tecnico e della Commissione Paesistica. Aggiungo che basterebbe riconsiderare le aree di completamento derivanti dal precedente PRG: queste da sole potrebbero soddisfare ampiamente le eventuali necessità di nuove costruzioni. Inutile dire che un eccesso di offerta edilizia sul mercato svalorizza di molto l’esistente e richiama una popolazione di immigrati alla ricerca di abitazioni a basso costo, con le conseguenze sociali che ne possono derivare (mi riferisco, naturalmente, ai problemi di intolleranza, di mancata integrazione, di ghettizzazione…
- Il secondo elemento è la scarsa considerazione per la salvaguardia delle aree agricole omogenee che la stessa legge 12/2005 raccomanda di tutelare: mi riferisco in particolare all’ATR 10, dietro il cimitero di Darfo: è vero che l’edificabilità definitiva risulta ridotta rispetto alla versione iniziale, però resta evidente la ferita che quella bella zona verde subisce nella sua integrità…Oltretutto è preoccupante pensare che in futuro l’ATR 10 potrà essere ampliato, fino a veder scomparire del tutto l’attuale oasi naturale di tranquillità. … e voglio esprimere una considerazione del tutto spontanea al riguardo: sarebbe stato un grosso punto a favore del PGT l’annullamento dell’ATR 10 come è avvenuto per l’ATR 5, accanto al centro storico di Erbanno. Se anche l’ATR 10 fosse stato cancellato, come l’ATR 5, l’ATP 1 e 2, ammetto che avrei nutrito molte perplessità e incertezze sul mio voto…, continuando però a ritenere validi gli altri punti di critica che sto illustrando.
- Un’altra negatività la trovo ad Angone, nella zona rivolta al Monticolo: lì è previsto il sorgere di un nuovo centro residenziale che farà aumentare la popolazione stessa di alcune centinaia di persone, aggravando i problemi attuali di circolazione, parcheggio, inquinamento, servizi: è troppo!
- Un quarto elemento preoccupante del PGT è infine, a parer mio, l’ATF 3, cioè la zona della stazione , delle scuole elementari e del parco-giochi di Boario: lì, in pieno centro, si prevede un alto indice di edificabilità, e un’altezza di quattro piani per gli edifici, destinati principalmente a strutture per servizi. Quando questa possibilità sarà concretizzata, i clienti dell’albergo attualmente più elegante di Boario apriranno le finestre non su una piccola scuola o su un fazzoletto di verde con i giochi per bambini, con le pareti montuose sullo sfondo, ma su altri edifici che limiteranno ancora di più il panorama.
- Infine, un’ultima considerazione: se la ragione più importante di tutte le trasformazioni urbanistiche di Darfo sono gli oneri di urbanizzazione, entrate preziose nelle casse esauste del Comune, che cosa succederà quando tutto il territorio sarà consumato?
10 maggio 2011
PGT di Darfo Boario Terme: la cementificazione continua
2 maggio 2011
Un Cineforum... lungo 150 anni
1 maggio 2011
Graffiti Maggio 2011: le anticipazioni...
Cosa leggerete sul numero di maggio:
Condannati a stare insieme (l'intervento di Giancarlo Maculotti durante l'ultima Assemblea della Comunità Montana)
La proposta che stiamo per licenziare stasera, con tutti i suoi risvolti politici e amministrativi, mi pare abbia limiti evidenti. Si sancisce qui, ancora prima di arrivare al voto, una sconfitta palese per una proposta che ha agitato le acque della politica camuna per alcuni mesi ed è arrivata ad un nulla di fatto, ma, soprattutto, ad un nulla di condiviso: la presidenza unica. La scelta è talmente importante e decisiva che credo rappresenti una specie di svolta costituzionale e richieda quindi per sua natura maggioranze qualificate e non numeri risicati e luccichii di baionette contrapposte. (continua)
Costa Volpino: un sindaco furioso? (di Bruno Bonafini)
Bella idea quella del leghista Pezzutti, candidato sindaco di Costa Volpino. Invece di dire le ragioni del suo scendere in campo, il chi e perchè lo deve votare, ha scelto il contrario. Ha fatto l’elenco di chi NON lo deve votare. Ne è uscita, stipata in un depliant, l’enciclopedia di tutte le sue fobie. Un documento di sicuro interesse antropologico sulla cultura del lumbard ruspante. Si parte col ghigno di Bossi in facciata, proclamato unica nostra difesa dai clandestini (ma quando? ma dove?). (continua)
PGT di Darfo: la cementificazione continua (di Gina Gaioni)
La legge istitutiva del PGT (L.12/2005) caldeggia la massima partecipazione della cittadinanza, ma a Darfo la popolazione è stata esclusa: merito della Civica è stato richiamare l’attenzione dei cittadini sulla scorrettezza della procedura seguita. Le assemblee informative tenute dall’Osservatorio Territoriale Darfense hanno costretto l’Amministrazione a presentare il PGT ai cittadini e dall’aprile 2010 l’atteggiamento dell’Amministrazione è cambiato. (continua)
E poi (tra gli altri)...
Elezioni Comunali 2011: liste, candidati, dati, interviste
Saviore-Daone: tanto per spendere (di Guido Cenini e Italo Bigioli)
Assalto alla democrazia: per qualche referendum in meno (di Alessio Domenighini)
25 aprile a Pisogne e 1° maggio a Iseo (di Gino Morandini e Tullio Clementi)
Lo stand camuno al Vinitaly (di Monica Andreucci)